12 luglio, 2024: I partecipanti del The Dolomites Grand Tour, provenienti con le loro importanti automobili sportive da tutta Europa, America e Asia, dopo aver apprezzato le meravigliose strade dei passi Dolomitici sono stati premiati da una serie di incontri gastronomici con grandi Chef del territorio. Tra il 5 e il 7 giugno, hanno attraversato gli spettacolari paesaggi, con una prevalenza di Ferrari affiancate a Porsche, Aston Martin, Lamborghini e BMW: dal 1958 ai modelli attuali.
Il weekend ha avuto inizio con la cucina sofisticata di Malga Panna curata dallo Chef Paolo Donei; a seguire, i partecipanti hanno assaporato le prelibatezze del Rifugio In Alto, ideato dallo Chef Gianluca Pittigher. A chiusura dell’esperienza, una degustazione di piatti unici dell’Atelier Moessmer, progetto dello Chef Norbert Niederkofler. All’insegna della cucina stellata, ma non solo: il “The Dolomites Grand Tour” attira di anno in anno sempre più iscritti a livello internazionale, desiderosi di attraversare scenari mozzafiato in cui hanno sede un parco nazionale, nove parchi naturali e il più grande comprensorio sciistico italiano: Dolomiti Superski. Abbastanza per dichiarare le Dolomiti Patrimonio dell’umanità UNESCO.
Ancora una volta l’Italia ha saputo dare una risposta ancora superiore a quelle che erano le pur alte aspettative di questi appassionati dell’automobile, del bello e del buono.
E senza dubbio, gli Chef sono risultati i veri vincitori di questo evento tanto gradito quanto prezioso per la sua esclusività. Il brivido di guidare lungo le più famose strade delle Dolomiti italiane, il lusso e la tranquillità di Brunico, un viaggio suggestivo ideato per esplorare la natura dietro al volante, mentre ci si abbandona ad un tripudio di sapori: tra i passaggi immancabili Passo delle Erbe, Tre Croci, Giau, San Pellegrino, Sella, Gardena, Furcia ed altri meravigliosi luoghi come Cortina D’Ampezzo, il lago di Misurina, il lago di Carezza, e le Tre Cime di Lavaredo.
Per il Dolomites Grand Tour 2024, Canossa rinnova il suo sostegno alla sostenibilità ambientale. Attraverso un rigoroso protocollo, Canossa ha calcolato le emissioni di anidride carbonica (CO2) prodotte durante la gara acquistando crediti di carbonio equivalenti per compensare queste emissioni.